Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su fabbricato per attività industriali sito nel comune di
Roma in via Alcesti n. 80 censito al C.F. del suddetto comune al foglio 664, particella 2676, natura I,
ctg. D/7, piano TE, rendita 4.586,14 €. Composto da un’area industriale di pertinenza di circa 100
m.q., da due locali ufficio, due bagni con spogliatoi, e altri due locali. Confinante con la predetta via,
Agro romano, area di distacco, salvo altri.
Per il presente immobile è stata rilasciata in data 16.7.1999 dal Comune di Roma concessione
edilizia in sanatoria n. 184528, protocollo 61044 del 1986.
L’immobile risulta per consistenza e destinazione d’uso dei vani non conforme alla planinetria
catastale attualmente depositata, in quanto risultano eseguite opere interne parte di esse oggetto di
pratica edilizia D.I.A. depositata presso il Municipio VIII (oggi VI ) in data 8/8/2000 protocollo
41021 ai sensi dell’art. 2 comma 60 della Legge 662 del 23/12/1996. Nella pratica suddetta si
dichiara che l’intervento “consiste nella apertura di finestre a vasistas nella zona alta della parete
interna dell’edificio, senza modificare nessun elemento strutturale dell’edificio”. Da accertamenti
eseguiti risulta che non è stata depositata la fine lavori e il relativo certificato di collaudo da parte del
professionista incaricato. Seguendo le disposizioni impartite dal DPR 380/01, successivo alla Legge
662 si può depositare al Municipio competente una comunicazione di fine lavori con la data effettiva
in cui si sono conclusi alla quale seguirà il pagamento di una sanzione pari a € 516,00.
Nella perizia è allegata la domanda DIA con relativo elaborato grafico ante e post operam e relazione tecnica. Le altre opere non riportate nella suddetta DIA, presumibilmente realizzate in date successive,
consistono nella realizzazione di un vano interno che separa la zona lavorazioni con la zona
ufficio/Archivio e bagni. La separazione è stata realizzata mediante infisso in alluminio e vetrata
opaca con una copertura in lamiera gregata. Secondo le direttive imposte dalle attuali norme
urbanistiche, tale difformità è sanabile mediante una C.I.L.A. in sanatoria ai sensi del D.P.R. 380/01
e s.m.i. per opere di manutenzione straordinaria redigendo l’ante e post opera e attestando la
conformità delle variazioni alla normative urbanistica ed edilizia. La pratica si conclude mediante il
pagamento di € 291,00 quali diritti di segreteria ed € 1036,00 quale sanzione pecuniaria
amministrativa. A tale importo è necessario aggiungere il costo per la redazione della pratica da parte
di un tecnico abilitato nonché il costo per la variazione catastale da presentare al Catasto a titolo di
aggiornamento, che dovrà comprendere anche le opere eseguite con la DIA depositata in data
8/8/2000 protocollo 41021. Stato di occupazione l’immobile al momento del sopralluogo era libero da persone.
Sono presenti macchinari.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.
Indirizzo
Via Alcesti, 80, 00133 Roma RM, Italia
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